
Questo percorso ha come evento scatenante un pellegrinaggio.
Nel 2010 decisi di percorrere gli 800 km del famoso Cammino di Santiago. E’ iniziato tutto lì, o meglio finito. A Finisterre, giunto alla fine del mondo dopo un mese trascorso a passo d’uomo, la mia vecchia vita si schiantava sugli scogli di fronte l’Atlantico. Ero partito in cerca di risposte, invece trovai degli strumenti per continuare il mio viaggio. Prima di tornare, piantai così un semino per una vita diversa. La volevo più creativa dal momento che, mettendomi davvero in ascolto di me stesso, avevo mollato la presa.
Una volta tornato, mi trasferii nella capitale dedicandomi a tempo pieno alla professione di attore.
Nel 2019 ho voluto ripetere l’esperienza e questa volta sono partito con lo zaino più leggero e qualche consapevolezza in più. Durante il cammino, si è fatta strada in me l’idea di dare vita ad un percorso sulla creatività suddiviso in tappe, proprio come un pellegrinaggio.
Ed è nato Il Cammino dell’Artista.
Pellegrini Creativi. Così vengono chiamati i partecipanti di questo percorso. Un viaggio in cui la meta è il Sé Creativo, a cui si va incontro a piccoli passi. Un processo che sembra essere sostenuto da una forza invisibile e ricco di sincronicità, quelle inspiegabili coincidenze che tutti noi alle volte sperimentiamo. Eventi casuali, che forse non lo sono del tutto, ma che per beneficiarne bisogna spogliarsi per un momento di alcune convinzioni, compresa l’illusione di avere il totale controllo della propria vita e rendersi disponibili all’incontro con il nostro bambino interiore, il vero Maestro Creativo.
Per un risveglio simile a quello che avviene durante un pellegrinaggio. Si parte appesantiti, ci si alleggerisce strada facendo e poi si vola, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Consapevole che quando si fa dura non si è soli, ma in compagnia di altri pellegrini creativi, che hanno preso coraggio e non si fermano più.